Devota Margherita Antoniazzi
LA DEVOTA DELLA COSTA
9 marzo 1502 – 21 maggio 1565
Costageminiana (Bardi – PR)
LA DEVOTA DELLA COSTA
9 marzo 1502 – 21 maggio 1565
Costageminiana (Bardi – PR)
Contemplativa e dedita all’azione dedicò la sua esistenza e la sua opera alla gloria di Dio e al servizio dei poveri, dei bambini e della maternità.
Precorrendo i secoli capì, essa illetterata, che l’istruzione è il fondamentale strumento per l’emancipazione e per la tutela della dignità della persona umana.
Istituì, così, la prima scuola gratuita della montagna piacentina.
Venerata dai semplici come santa, ricercata dai potenti come consigliera, prodigiosa per eccezionale austerità di vita oltre che per grazie e miracoli attribuiti a Lei dalla voce popolare, lasciò dietro di se un meraviglioso profumo di santità eroica
“Quando qualche povera donna partoriva, mandarle di gran limosina, e di gran bene, et che subito squarciava lenzuoli, e quello che le veniva alle mani, e con essi faceva fasce, e drappelli, quali similmente mandava a quella, che partoriva, e questo era suo solito…”
“Ho parlato molte volte seco, e quando andavo a scuola mi dimandava, mi faceva limosina”.
“La Margarita da Cantiga …da tutti tanto era tenuta da bene, si chiamava la Devota. Io l’ho conosciuta senz’altro, che cento volte mi ha preso in braccio, quando io ero figliolina, facendomi carezze con grande amore, perché era una donna tutta amorevole e dolce, e tutta di Dio, e della sua santa Madre”.
“Io veramente l’ho vista e toccata poiché era lei così amorevole, che ogni volta che io venivo in Chiesa lei sempre mi faceva carezze mettendomi la sua mano sotto la gola, et per la faccia, con tanto amore, come se me fosse stata madre, e sempre mi faceva limosina, e così faceva agli altri similmente, e questo io lo vedevo ogni giorno, che in quel tempo potevo avere sei, o sette anni, ma con tutto questo me la ricordo benissimo, e mai non vidi, che alcuno partisse da lei senza limosina…”
“Ho parlato una volta sola che mi ricordo, perché havendo io condotto delli legni con li bovi, si bene ero ancora piccolo, essa mi trattenne un buon pochetto ragionando meco, nel qual tempo mi diede mille santi consigli, in dirmi, ch’io dovessi essere timorato di Dio, et dovessi essere divoto della Madonna Santissima, et che dovessi ubbidire, e portar rispetto a mio Padre, et mia Madre, e onorarli, come si conviene, e mille altre sante cose, che io non mi ricordo e mi diceva questo con tanto amore, come se fosse stata mia propria madre”.
“Io ho visto molte volte madonna Margarita di Cantiga … e le ho parlato ancora molte volte, et era una donna piccolina, andava vestita di bianco, e con li piedi per terra, era allegrina, e tutta amorevole come un oro, tutte le volte che io le ho parlato mai altro ho sentito dalla sua santa bocca, che santi raccordi, e buoni consigli. Sempre mi diceva figliuolo mio fa del bene. Guarda di non far danno ad alcuno non passare quando vai avanti e dietro per quello degli altri perché poi si incollerano, e delle volte anco, che è peggio bestemmiano… Sii uomo da bene, lascia stare il male. Sii divoto di Dio e della Madonna Santissima, e molte altre parole tutte sante con tanta dolcezza, e con tanto amore, che non ve lo potreste mai immaginare”.
“Io l’ho vista far limosina a me, et ad altri, et era così caritativa, che se ben io le andavo a dimandar limosina quattro, e sei volte al giorno, e più, mai, mai me lasciava partire, che non mi facesse limosina”.
“Donna Giovanna, madre del principe Nostro Signore (Cladio Landi) havendo in particolare osservanza la detta Divota Margarita, mandava in tutte le sue tribolazioni a pregarla che facesse orazione per lei et a quelle caldissimamente si raccomandava, e per esse riceveva ogni sollevamento de travagli suoi, et havendo una figlia per nome Donna Giulia inferma fece far un voto grande d’argento in forma d’una fanciulla in fasce (di cui si fece un calice) e lo mandò a far porre nella detta Chiesa fabbricata dalla suddetta Divota…”
“….inanzi la sua morte l’ho conosciuta, e parlato per quindici anni, era amorevole con parlar dolce onde in tutte le occasioni che nascevano discordie tra quelle genti, essa con le sue buone parole li pacificava e restavano contenti e pacificati”.
La “Devota si ritirò in una rocca, o sia grotta detta la Rondanera, sotto tre sassi cavati appresso Cantiga in faccia del fiume Ceno et se ne stava ivi. Una notte, mentre era in quella grotta si levò un tempo di tuoni, lampi, e venti, et perché haveva posto li suoi panni in molio per lavarli, in detto fiume si levò per andarli a ripigliarli perché non fossero condotti via dall’acqua per il sudetto mal tempo, et andando sentì una voce che diceva: “O Margarita”. Essa disse: “Chi mi chiama”. Rispose, e disse, “Io sono San Rocco, et non aver paura”. Lei rispose: “Piaccia a Dio et a S. Rocco ch’io possa servire la sua figura”.
“Nel principio che comminciò a fabricare andò in casa di Franchetta de Capiani di Cabera, e gli dimandò la Catella sua fanciulla piccola, che la voleva seco, ma la madre negandogliela di volergliela dare, essa Divota disse: “Tua figliuola se non me la dai ha da essere donna di mala vita”. Rispose la madre che lei voleva amazzare la figliuola, ma essa Divota se gli oppose, et la
portò via in braccio in camisa dicendo che seco non saria stata donna di mala vita, la quale poivisse in sua compagnia nel monastero honestamente e devotamente”.
“Ho sentito dire che parlava con gli Angeli, e vedeva nostro Signore in forma di bambino sopral’altare onde una matina, fra le altre, disse: “O Don Bartolomeo havete veduto quel bambino che era intorno al calice mentre dicevate Messa?”. Egli rispose di “No”. Una notte essendo in oratione sentì una voce che disse: “Oh Margarita, dite a Don Bartolomeo (qual era Rettore di S.Bartolomeo di detta villa della Costa, huomo di buona vita, fratello di messere Giovanni Burato di Bardi) che è sonata la tromba di Christo per lui”. Essa dimandò: “Chi siete voi?”. Rispose: “Io sono San Pietro”. Et cossì alla matina fece intendere a Don Bartolomeo, e disse: “O Don Bartolomeo, San Pietro mi ha detto che è sonata la tromba di Cristo per voi”. Egli, tolta informatione da lei de tutti li poveri circonvicini dispensò tutta la robba, e denari che haveva, et poi andato a Bardi subbito morse.”